mercoledì 29 gennaio 2014

Rewind

Il termine "Criocosmesi" mi incute sempre un po' di terrore, eppure quando applico quella terribile e gelida crema, costata un occhio della testa, non posso fare a meno di pensare che sto facendo davvero un favore alla mia povera pelle, sfibrata e rilassata come quella di un'ottantenne, alle prese con la quotidiana lotta contro il collasso più totale.

Del resto accade che ti trovi per la prima volta dopo diversi anni ad avere a che fare con un uomo che non ti aveva mai vista prima senza vestiti e quando ti guardi allo specchio, convinta di veder riflessa quella giovane e splendida fanciulla che eri, ti rendi conto che negli ultimi tre anni probabilmente la quasi totalità delle tue energie le hai utilizzare a fare carriera e ha costruirti un futuro, tralasciando quel piccolo ed insignificante dettaglio chiamato "Aspetto fisico" che ora prepotente ti guarda riflesso in uno specchio di una super suite di un super hotel.

Sono le 16 passate da poco quando atterro in quel dell'aeroporto di Bergamo. L' aeroporto con il nome più strano e incomprensibile del mondo. "Che razza di aeroporto è Orio al Serio?"

Una frecciatina tirata il mio dolce amante poco prima di Natale, quando chiedendomi semmai gli avrei dedicato più di una fugace serata insieme, lui riuscì, con mia gran sorpresa, a strapparmi una tre giorni in trasferta solo per noi due.

Cedere così al peccato non è da me, donna dalle mille inibizioni.

E soprattutto non è da me che ormai ero diventata una perfetta mogliettina con anello al dito e una vita degna di una vecchia coppia sposata.

Ma poi a fine novembre, con i tuoi 25 anni e i suoi 26, guardi il calendario della tua applicazione per il controllo del ciclo e ti accorgi che quello che una volta era definito "Sesso" da quando sei con il tuo ragazzo si è trasformato in "Una serata di sforzo fisico ogni 3 mesi".
E quando continui a chiedergli di affrontare il problema e ogni santa volta se ne esce con qualche scusa tipo "sono molto stanco" o "ho troppi pensieri", d'improvviso ti rendi conto che ha dei pensieri ed è stanco fin dal primo giorno che lo hai conosciuto...

Quando arrivi a questa lucida consapevolezza forse è arrivato il momento di ammettere che al tuo ragazzo proprio non piace fare sesso con te!

Avevo iniziato ad accettarlo, a dirmi che non si può avere tutto nella vita, finchè è arrivato Lui, Lui che mi ha fatto battere il cuore e ha svegliato dall'inerzia ogni mio muscolo.
Ed è stato un attimo che quella "tre giorni di fuitina" a fine gennaio insieme diventasse un vortice di lussuria e spensieratezza assoluta, lasciandoci sprofondare entrambi in sensazioni forse mai provate e in emozioni tanto sognate.

E' domenica pomeriggio, mi viene a prendere all'aeroporto e la mia stranamente smisurata fiducia nei suoi confronti mi fa rischiare il tutto per tutto, considerando che la meta finale del nostro viaggio, così come l'hotel, la città e il programma, avevo deciso di lasciarlo a lui, di non volerne sapere nulla per potermene godere ogni attimo come fosse una grande genuina sorpresa.

Ed è così che mi ritrovo in una suite presidenziale di un mega hotel.
Una camera che, contati i metri quadri, raddoppia alla grande la superficie del mio monolocale dove co-abito con fatica da quasi tre anni.

Le grandi finestre si affacciano sulla più romantica vista del mondo, con il Lago di Como che ci strizza l'occhio e il Resegone manzoniano che ci racconta una nuova e decisamente più eccitante versione de "I promessi sposi".

Inutile tentare di spiegare certe emozioni che ti travolgono, quando tu stessa non riesci a capire come possa esser così bello, così perfetto, così tutto insieme...

E ti rendi conto dalle piccole cose che fa di come lui ci tenga immensamente, quando ad esempio apre il frigobar della camera e ti mostra le bottigliette di succo di mirtillo della Zuegg, lo stesso succo che un mese prima ti eri lamentata di non poter portare in aereo per via delle limitazioni sui liquidi.

Per non parlare del fatto che hai dovuto lasciare a casa lo sciroppo, ed eccolo lì che ti trascina in farmacia a comprarlo e te lo versa come si farebbe con una bimba, strappandoti il talloncino del nome quando stai per ripartire perchè in fondo "sembra proprio che funzioni, è il caso che te lo ricompri a Roma, non vorrei che ti torni la tosse".

E siete a cena come due quindicenni innamorati e lui ti confida alcuni dei più torbidi segreti della sua famiglia, ti lascia di stucco con le sue conoscenze tecnico-professionali e ti parla di ogni argomento lasciandoti affascinata e quasi ipnotizzata.
Si lamenta che lo hai stregato e ti confessa con le guance rosse di imbarazzo che è arrivato anche a discutere con degli amici che avevano in passato osato tradire la moglie.

Entra in paranoia, razionale com'è, chiedendosi continuamente come possa coesistere un sentimento così con l'avere una famiglia, una doppia vita.

E tu sei lì che te lo guardi, bello come un dio greco, mentre fa la doccia e sai che ogni giorno della sua vita lo passa a dormire accanto a sua moglie.
Non solo ad una qualsiasi altra donna, ma a quella donna che è anche la madre dei suoi due splendidi figli, anche la donna che lui ha scelto per sempre, la stessa donna per cui dice di provare sensi di colpa e rimorso quando lui stesso si tortura chiedendosi come sia possibile, semmai sia anche solo concepibile, esser innamorato di due persone diverse.

Non lo so perchè mai io abbia deciso, consciamente o meno, di lasciarmi trascinare in un sentimento così forte, così deleterio e così straziante.
Non ho idea di come sia possibile fare l'amore più di venti volte in tre giorni e avere ancora e ancora voglia di lui, del suo profumo e del suo corpo.

Non so più se e cosa possa definirsi normale e cosa invece sia assolutamente fuori dal mio controllo.

So solamente che sto bene, che sono stati tre giorni incredibili e che se solo potessi spingere il tasto "Rewind" lo farei ancora e ancora e ancora...!

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